Tokyo, 18 maggio 2020
Gentili Soci,
come state vivendo questo periodo? Per la prima volta dal 1964, cioè da 56 anni, mi trovo
a non poter praticare l’aikidō in Italia. A causa del corona virus, la pratica è sospesa anche a
Tokyo, sia allo Honbu dōjō, sia presso il Gessōji dōjō.
Sono però certo che tutti i soci di ciascun dōjō stiano impegnandosi con ogni mezzo per
continuare a praticare l’aikidō.
È in frangenti come questo che ci si rende conto, in maniera tangibile, di quanto sia impor-
tante il kinorenma, una pratica svolta anche nell’Aikikai d’Italia.
“Migliorare la propria padronanza delle leggi che regolano lo stato e l’utilizzo dello spirito
e del corpo, sulla base di una tecnica di respirazione che aumenta l’energia vitale”: questo
insegnamento, una gemma che giunge da una tradizione antica, è l’essenza stessa dell’aikidō.
Auspico con tutto il mio cuore che possiate, in salute, superare con serenità questo momento
confuso.
Hiroshi Tada