
Tada Hiroshi Sensei 9° Dan allievo diretto del fondatore O'Sensei Ueshiba
A prima vista l'Aikido
si presenta come un elegante metodo di ricerca dell'equilibrio fisico e
psichico mediante la pratica controllata di antiche tecniche di
derivazione marziale, finalizzate alla neutralizzazione, mediante
bloccaggi, leve articolari e proiezioni, di uno o più aggressori
disarmati o armati. Sintesi ed evoluzione di antiche tecniche mutate dal
ju-jutsu classico, dal kenjutsu (la tecnica della spada) e dal jojutsu
(tecnica del bastone), l'Aikido trova la propria originalità ed
efficacia in una serie di movimenti basati sul principio della rotazione
sferica.
Contrariamente ad altre arti marziali
incentrate sui movimenti lineari (avanti, indietro, in diagonale) , le
tecniche dell'Aikido si fondano e si sviluppano infatti prevalentemente
su un movimento circolare il cui perno è colui che si difende. In tal
modo egli stabilizza il proprio baricentro, decentra quello
dell'avversario attirandolo nella propria orbita, e può sfruttare a
proprio vantaggio l'energia prodotta dall'azione aggressiva fino a
neutralizzarla.
Il metodo di pratica dell'Aikidō si basa principalmente su di un particolare metodo di attacco, venutosi a sviluppare dai "kata",
che viene praticato attraverso movimenti che seguono un ritmo potente e
dinamico. In base a questo metodo di attacco, si prevede che il partner
con cui si pratica "riceva" il movimento con il proprio corpo (ukemi) affinché la forza centrifuga possa agire.
La
cosa più importante in questo tipo di pratica è che si venga a creare
una totale assimilazione (unione) con il partner, piuttosto che
proiettarlo o immobilizzarlo. Dal punto vista tecnico, ciò implica che
occorre trattare con cortesia ed attenzione le braccia ed il corpo del
partner, come se fossero la propria spada o la propria lancia
(similmente a ciò che rappresenta il pennello per un pittore o un
calligrafo oppure il proprio strumento per un musicista).
Grazie a
questo metodo di pratica, che a prima vista si discosta dai metodi
delle altre forme di budō, è possibile sviluppare un tipo di allenamento
di base che permette di affinare il principio dell'animo che non si confronta, concetto fondamentale nel budō giapponese,
e di effettuare il controllo dei sensi. Se contemporaneamente abbinato
allo studio pratico dei sistemi di respirazione orientali, questo metodo
di pratica diviene un metodo molto avanzato di pratica del fluire del ki
che, armonizzando il movimento al flusso dei sensi ottenuto mediante
gli esercizi di respirazione, diviene così ciò che viene chiamato zen in movimento.
L'Aikidō
non è semplicemente un modo per capire "come effettuare delle tecniche"
ma è piuttosto un particolare metodo di pratica che permette di
tradurre in realtà il principio secondo cui se ci si muove in uno stato di "mushin" (non-mente) le tecniche nascono in modo spontaneo, e si trasformano all'infinito che un tempo costituiva il fine ideale ricercato dalla maggior parte degli specialisti di arti marziali (bujyutsuka).
Tada Hiroshi, Fondatore e Direttore Didattico dell'Aikikai d'Italia