Stage di Pasqua 2016 - M° Tada Hiroshi 9°Dan Aikikai d'Italia



 L’uovo e la sorpresa…

Magari quest’anno si festeggia la Pasqua con i ”piedi sotto il tavolo” (ndr: storico detto romano, per indicare uno stato di aggregazione culinaria), si sarà domandato la moltitudine di noi… E invece no! Per farla breve, i piedi li abbiamo messi ancora una volta sul tatami, e le gambe le abbiamo usate per spostarci da casa a Villa Eur, sede dello stage del m.° Tada, arrivato dal Giappone per santificare con tutti noi una splendida pasqua aikidoistica!
Come ripete spesso il maestro Tada, solo una piccola percentuale della nostra energia interiore e vitale proviene dall’alimentazione, dal cibo, mentre la maggior parte proviene dal nostro rapporto con l’Universo intero sotto varie forme, passando anche per la pratica dell’Aikido. Quindi, in questi tre giorni, abbiamo salvato parecchi abbacchi e patate arrosto (per i carnivori e i vegani…) grazie alle intense ore passate praticando!
I periodi di pratica sono stati intensificati, come è noto ultimamente, e diversificati didatticamente. Il pomeriggio è stato infatti caratterizzato, in linea generale, dalla partizione tra te-waza (pratica a mani nude) e buki-waza (pratica con le armi) ed è dove il maestro ha veramente dato prova delle sue straordinarie qualità aikidoistiche e umane.
Da puntualizzare che anche stavolta, in un crescendo che l’età anagrafica sembra non arrestare ed anzi esaltare, l’energia e lo spirito di questo Grande Leone ci ha letteralmente stravolti, sia fisicamente, mentalmente che spiritualmente… Nonostante i suoi 86 anni, il M.° Tada ha sostenuto 12,30 ore di Aikido ad altissimi livelli, con una carica incredibile che ha meravigliato ancora una volta sia chi già lo conosce che alcuni nuovi praticanti arrivati ai suoi stage. Le tecniche di base sono state alternate a tecniche più avanzate (già, diranno i Soloni, come se fare quelle di “base” al suo livello fosse semplice…) con una quantità di note e puntualizzazioni impressionate. Non solo dal punto di vista tecnico, in fase di esecuzione, ma anche corredate dalle sue meravigliose tematiche spirituali, di storia dell’Aikido, di etichetta giapponese, di fisiologia, di psicologia e di fisica…insomma, è veramente difficile “stare dietro” a quest’uomo! Ma ognuno di noi, ci insegnano i maestri, deve percorrere la strada della crescita secondo le sue potenzialità e i suoi limiti, anelando però ad un miglioramento costante. L’impegno, almeno sul tatami e fuori ma sempre all’insegna della pratica dell’Aikido, deve essere perseguito con costanza, consapevolezza e serenità. Il maestro ha più volte richiamato la nostra attenzione al raggiungimento di uno stato mentale attento, vigile, mai in preda all’odio e alla rabbia, scevro da nemici interiori ed esteriori, in costanza di anjo-daza… Da qui, anche l’importanza del silenzio e della concentrazione durante la pratica, dettame spesso disatteso completamente da molti di noi.
Dicevo, il pomeriggio è stato caratterizzato dalla pratica con le armi, tra il jo e il bokken e qui il m.° Tada ha superato ogni limite…
Oltre alle mai sufficienti indicazioni teoriche di base sull’uso corretto del jo e del bokken, dal modo di impugnarli al modo di portare i vari colpi o tagli, il maestro ci ha quindi fatto percorrere parecchi chilometri avanti e dietro sul tatami nell’esecuzione pratica di questi nozioni, con esercizi di difficoltà crescente (ed anche qui valgono le stesse considerazioni di prima sul termine “base”). Lui stesso ha seguito con la sua solita meticolosa attenzione la nostra pratica, quasi uno per uno…sino allo “zenith” dello stage, ovvero all’esecuzione con due yudansha di una breve “forma” di bokken, regalando loro il suo corpo e la sua tecnica, come un vero, grande, padre-uchitachi!!
Al termine di ogni sessione, more solito, molti di noi uscivano dal tatami con una grande sensazione di incompletezza ma che è anche la più grande motivazione e spinta verso i traguardi aikidoistici e umani ai quali ambiamo, seguendo l’insegnamento del M.° Tada. Gli ultimi stage, anzi, sono caratterizzati da una voglia sempre più grande e pressante di trasmettere tutto il suo scibile, sia tecnico che spirituale, come se si avvicinasse una qualsiasi scadenza… So bene a cosa pensiamo tutti..ma è meglio goderci il “qui ed ora” e concentrarci sulla pratica, il domani deve ancora venire!
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