AIKIDO COME ARTE DI INCONTRO (Sesta parte)

I protagonisti: Tori e Uke

All'incontro  di Aikido partecipano due persone, ambedue intensamente coinvolte nell'esecuzione del Waza:


Tori colui che prende con le mani, raccoglie, assume...





Uke colui che riceve, accoglie, risponde...




Apparentemente una delle attività è attiva, l'altra è passiva, ma non esistono in Aikido parti attive o passive.
La comunicazione e il cambiamento coinvolgono ambedue gli attori dell'incontro, anzi paradossalmente possiamo dire che è la persona che risponde alla tecnica (Uke) la parte più attiva, che "risponde" alla "chiamata" di Tori.
Nel procedere dell'esperienza del Waza (esecuzione del movimento di Aikido), il praticante è portato a incontrare la realtà oscillando tra i due ruoli,  Tori/Uke.
Tra Tori e Uke inizia un dialogo ininterrotto in cui azione e risposta si susseguono senza interruzioni, ogni movimento (azione di Tori) crea nuovi equilibri che manifestano nuove risposte di Uke, il quale ancora stimola Tori ... il Waza è un comporsi e ricomporsi di equilibri-squilibri che accompagna Tori e Uke a livelli sempre più elevati nella Via dell'Armonia.

Chi inizia a praticare Aikido lo fa per eseguire una tecnica SU qualcuno (cercando l'efficacia), per continuare a praticare PER qualcuno (egoisticamente per se stessi, ad esempio per migliorare il fisico o la concentrazione o il benessere, altruisticamente per l'altro ad esempio come insegnante, continuando a praticare CON qualcuno (accompagnando l'altro mettendosi al suo livello), in fondo nell'incontro di Aikido c'è IN qualcuno, non esiste più una dualità Tori Uke, ma  un percorrere INsieme la Via ... 
Buona pratica
Sebastiano Longo